lunedì 21 febbraio 2011

In questo mondo 2.0 dove tutti pensano di poter fare tutto.

Capita spesso per noi esperti di comunicazione e professionisti delle Relazioni Pubbliche, di avere difficoltà a spiegare il nostro lavoro. Siamo più spesso etichettati come addetti stampa, pr, pubblicitari, ma dietro la figura di un esperto in comunicazione c'è molto altro.
Prima di tutto ci sono anni di studio, perché chi si occupa di comunicazione e marketing deve occuparsi anche di strategia aziendale, budget, piani di comunicazione e progetti più ampi. Quindi per fare questo una base bisogna averla.
Un "comunicatore" non è la persona che si occupa di organizzare le feste e le Relazioni Pubbliche (non Pubbliche Relazioni) non sono attività da discoteca. Ch si occupa di rp e pa (public affairs) si interfaccia con istituzioni e stakeholders e deve sapere quali sono le regole per farlo.
La nostra figura è quella a cui un'azienda o un ente o un'istituzione o una singola persone dovrebbe fare sempre riferimento se vuole farsi conoscere. Noi possiamo creare una strategia reale e scoprire cosa va o cosa non va.
Uno dei problemi che più spesso si vedono ora è quello della presenza sul web. Molte aziende non sanno realmente cosa questo comporti ma soprattutto quali studi possono esserci dietro. Si affidano spesso a singole persone esperte di grafica senza pensare che prima di arrivare alla grafica del sito e alle caratteristiche informatiche bisogna fare uno studio ed analizzare. Per questo la mediazione di un esperto è molto importante: ti aiuta a delineare le linee guide che poi passa a chi manualmente si occupa di sviluppare il sito. Questo comporta una sicurezza maggiore per le aziende e la sicurezza stessa del grafico, che avrà un brief perfetto da cui partire.

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